Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

Il liceo ginnasio “Paolo Sarpi” di Bergamo ha ricordato lo studente Zavattini

L’altura su cui scorrazzava, le materie studiate malvolentieri (greco, latino, matematica): tanti i ricordi emersi, venerdì 28 aprile scorso, durante l’iniziativa svoltasi al liceo ginnasio “Sarpi” di Bergamo, istituto frequentato da Cesare Zavattini nei primi decenni del secolo scorso.
Alla presenza degli studenti, che si sono rivelati molto preparati e attenti, e di un pubblico anche esterno alla scuola, a dare il via all’iniziativa, oltre al direttore scolastico Antonio Signori, è intervenuto brevemente il sindaco della città, Giorgio Gori (già direttore di Canale 5 e Italia 1), il quale ha poi ascoltato gran parte degli interventi.
Come sempre magistrale il contributo della scrittrice Valentina Fortichiari, che ha parlato, dall’alto della sua profonda conoscenza e sul filo della memoria (è nipote del grande luzzarese), del ‘mondo’  di Za, evidenziandone il senso di umanità, i talenti multiformi, e parlando di quel “Diario cinematografico” che lei curò giovanissima e che venne pubblicato da Bompiani nel 1979. 

Nel corso dell’incontro il critico reggiano Tullio Masoni si è soffermato sul cinema neorealista e sul binomio Zavattini-De Sica, commentando alcuni spezzoni significativi del loro film “Ladri di biciclette”.