Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

Gli autoritratti della “Collezione minima” di Zavattini a Brera


Grande successo per "Brera mai vista", che si è svolta nei giorni scorsi,ovvero la visita guidata, offerta da “Panorama d’Italia”, con guide Aster specializzate, nei depositi dell’importante museo milanese. Il viaggio nel backstage della Pinacoteca si è rivelato quanto mai interessante. Se essa conta quasi 700 opere nella sua collezione permanente, quasi altrettante sono quelle conservate nei depositi e tra queste, accanto a dipinti di Francesco Albani, Zandomeneghi, alla suggestiva “Adorazione dei pastori” di Luca Cambia e tanti altri capolavori e curiosità, c’è una cassa verde che contiene la collezione degli autoritratti 8 x 10 che appartenne a Cesare Zavattini. Si tratta di 152 autoritratti disegnati dai maggiori artisti italiani (salvo rarissime eccezioni) del ‘900. Acquisiti nel 2008 dal ministero per i Beni e le attività culturali, gli autoritratti zavattiniani sono il frutto di una straordinaria intuizione dell'artista luzzarese, che aveva commissionato quadri di piccole dimensioni (8 x 10 cm) realizzando la sua celebre collezione nell'arco di quarant'anni, a partire dal 1941 quando un piccolo dipinto di Campigli, donatogli dall’amico Raffaele Carrieri, gli aveva suggerito l’idea della raccolta. Zavattini iniziò a chiedere opere nel formato 8 x 10 a pittori, ma anche ad artisti e intellettuali che non si misuravano normalmente con la tavolozza, aventi per soggetto un autoritratto e un tema libero. La cosiddetta "Collezione minima" giunse ad annoverare millecinquecento pezzi, con opere di Afro, Balla, Burri, Capogrossi, Carrà, Casorati, De Chirico, Depero, De Pisis, Fontana, Guttuso, Carlo Levi, Ligabue, Mafai, Manzù, Marini, Melotti, Munari, Diego Rivera, Rosai, Savinio, Scanavino, Severini, Siqueiros, Sironi, Atanasio Soldati, Vedova e molti altri.