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L'Università di Modena e Reggio dedica un approfondito saggio al film “Bellissima”

È uscito in questi giorni, nella collana “Pandora comunicazione/cinema” delle Edizioni Diabasis, il volume Bellissima, tra scrittura e metacinema a cura di Nicola Dusi e Lorenza Di Francesco (Parma, 2017). La pubblicazione, che ha preso le mosse da una giornata di studi dedicata al film Bellissima, organizzata dall'Università di Modena e Reggio Emilia nel 2015, propone, tra gli altri, testi introduttivi di Gualtiero De Santi e Stefania Parigi e interventi critici di Monica Campanini e Lorenza Di Francesco. Nell'indagare le diverse scritture cinematografiche che hanno accompagnato la realizzazione del film, diretto nel 1951 da Luchino Visconti, non si poteva che partire dalle sette difformi redazioni del soggetto di Zavattini, con contenuti e titoli non omogenei - dal primo Cerchiamo un bambino distinto, a La bambina più bella del mondo, al finale Bellissima - per poi approdare al trattamento, alla scaletta, alle varie fasi della sceneggiatura di Visconti, Cecchi D’Amico e Rosi. Su questo esame puntiglioso e critico del processo genetico e creativo del film, nel volume  intervengono gli studiosi Augusto Sainati, Cristina Jandelli, Silvia Pagni, Nicola Dusi e Lorenza Di Francesco. Il libro si chiude con altri saggi di Paolo Noto, Lino Miccichè, Anna Masecchia, Federico Ruozzi e Alberto Ferraboschi. L'opera si avvale di molti materiali inediti conservati nell’Archivio Cesare Zavattini (Biblioteca Panizzi) di Reggio Emilia e nel Fondo Luchino Visconti (Istituto Gramsci) di Roma.