È stata inaugurata il 16 febbraio 2018 a Carbonia, in Sardegna, nella “Fabbrica del Cinema” (ex Miniera Serbariu), la mostra Cantiere Zavattini, curata da Orio Caldiron e da sua moglie Matilde Hochkofler, che ripropone in chiave fotografica l’attività artistica e soprattutto l’opera cinematografica dell’autore luzzarese. Caldiron, già docente dell'Università "La Sapienza" di Roma, saggista e critico, è uno dei maggiori studiosi del cinema italiano e segnatamente della cinematografia zavattiniana. La mostra, che chiuderà i battenti il 4 marzo 2018, intende illustrare, grazie a moduli esplicativi, la visione del mondo di “Za”, un autore instancabile e vulcanico, per il quale il cinema si è intrecciato con l’attività del giornalista, dello scrittore, del pittore, del promotore d’idee e progetti che hanno profondamente inciso nel panorama del Novecento. Si tratta di un percorso che coglie i tratti essenziali dell’opera cinematografica dell’autore, e non solo, riconducendoli a 30 momenti fondamentali della sua vita e della sua attività. La mostra è organizzata dalla Federazione Italiana dei Circoli del Cinema e dalla Società Umanitaria - Cineteca Sarda.