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“La Fabbrica del Cinema” di Carbonia dedica un “Cantiere” a Zavattini

Sull'ultimo numero - il 60 (a. VII, aprile 2018) - della rivista online Diari di Cineclub (www.cineclubroma.it) è uscita una recensione di Elisabetta Randaccio, dal titolo Cantiere Zavattini. Dalle miniere al cinema, la fabbrica di Carbonia, dedicata ad una mostra documentaria su Cesare Zavattini curata da Orio Caldiron e Matilde Hokofler. La mostra è stata allestita a Carbonia ne "La Fabbrica del Cinema", ricavata all’interno dell’ex centro direzionale della “Grande Miniera di Serbariu”, oggi dismessa. In questi locali, ora dedicati alle varie declinazioni del cinema (biblioteca, videoteca, centro museale, sale di uffici e riunioni, spazio espositivo), dal 16 febbraio all’11 marzo 2018 si è tenuta la mostra Cantiere Zavattini, per rendere omaggio a uno degli intellettuali italiani più importanti del Novecento. L’installazione ha ripreso un progetto del 2009, voluto dalla FICC (Federazione Italiana dei Circoli del Cinema) e dalla Società Umanitaria-Cineteca Sarda, per ricordare i venti anni dalla morte dello scrittore luzzarese. Allora l’esposizione, a cui collaborarono gli stessi curatori, autori anche del catalogo, ebbe la sua sede a Cagliari e un notevole successo di pubblico. La medesima mostra nei mesi scorsi è ritornata in Sardegna e ha mantenuto intatti il suo interesse e fascino. L’installazione ha delineato un percorso nella vita e nell’arte di “Za” attraverso splendide riproduzioni fotografiche provenienti dall’archivio zavattiniano di Reggio Emilia, con manifesti, fogli di sceneggiature, quaderni e diari, una guida cronologica e testi esplicativi che hanno dato la parola allo stesso artista luzzarese e alle sue godibili riflessioni.





 















La sede de “La Fabbrica del Cinema” a Carbonia (Sardegna)