Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

Messo all’asta l’edificio della “Gabellina” dove soggiornava il giovane Zavattini

La Gabellina, edificio simbolo dell’Appennino reggiano, è stata messa all’asta per 331mila euro dal tribunale di Reggio Emilia per i gravi problemi finanziari intervenuti nel corso sua più recente gestione. La località “Gabellina”, dove si trova il fabbricato, a 6 chilometri da Collagna, prende il nome proprio da questa costruzione fatta erigere dal duca Francesco IV. Al suo interno, fra il 1830 e il 1844 viene pagato il dazio doganale per il passaggio dal ducato degli Estensi alla Lunigiana. La struttura, lasciata libera dai doganieri, è in seguito adibita ad albergo, gestito nel secondo decennio del ‘900 dal padre dai genitori di Cesare Zavattini. Quest’ultimo, nei suoi scritti, ricorda d’essere stato nella prima giovinezza, sia pur saltuariamente, tra la Gabellina e Cerreto Alpi. Infatti, nei mesi di luglio e agosto del ‘22, Cesare si reca là ogni sabato e spesso, a dorso di mulo, si spinge fino a Minozzo, altra località dell’Appennino reggiano, dove si trova in vacanza Olga, la sua ragazza. Nel 1924 Mario, suo fratello minore, seminarista, muore alla Gabellina all'età di quattordici anni. Nel 1928 il padre di Cesare, per ragioni di salute, è costretto ad abbandonare l’edificio, ma l’albergo continua ad essere gestito da parenti degli Zavattini fino alla seconda guerra mondiale.



La Gabellina oggi


Cesare Zavattini con il padre Arturo