Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

“Totò il buono” rinasce come “Lazzaro felice” nel film di Alice Rohrwacher

Recensendo il film Lazzaro felice scritto e diretto da Alice Rohrwacher e premiato per la sceneggiatura al festival di Cannes, Alberto Cattini ha rilevato, sulla "Gazzetta di Mantova" del 3 giugno scorso, che “La critica si è sbizzarrita nell’indicarne le fonti. L’unica pertinente è quella di Cesare Zavattini, con il suo personaggio di Miracolo a Milano (Totò il buono), un ragazzo buonissimo, servizievole, disponibile a tutte le richieste, ignaro del padre e della madre che, ingenuo, si muove qui, anziché in una squallida periferia, in una campagna arcaica”. Nella corte di campagna “Inviolata”, un sentiero sterrato collega la villa padronale a due casupole in pietra, dove vivono ammassati 54 contadini. Benché siano gli anni ’90 la marchesa De Luna (Nicoletta Braschi) li controlla in modo autoritario, li considera “anime morte”, di sua proprietà, indegne di un salario, vessate in una miseria estrema. Ed ecco apparire Lazzaro (Adriano Tardiolo), che come il Totò zavattiniano è un giovane tarchiato di grande forza fisica, lo sguardo dolce e sereno di chi “s’accontenta di ciò che ha”, a cui piace soprattutto vedere felice “il prossimo”. Se gli riuscissero i miracoli, li farebbe…

Locandine