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“Sciuscià”: primo film “italiano” uscito nel dopoguerra

Diretto dal grande Vittorio De Sica, tratto da un soggetto di Cesare Zavattini che ne scrisse anche la sceneggiatura in collaborazione con altri, Sciuscià (termine del linguaggio parlato napoletano derivato dall’inglese shoe-shine che significa lustrascarpe), è stato il primo film italiano distribuito nelle sale cinematografiche appena un anno dopo la Liberazione, il 28 aprile 1946. Girato nell’autunno del 1945, quando ancora permanevano in Italia le truppe Alleate, Sciuscià ha incredibilmente sostenuto, con eccezionale regolarità, il processo di produzione-lavorazione-montaggio-distribuzione malgrado le pesantissime pressioni politiche presenti nel Paese. Franco Interlenghi (Pasquale Maggi) e Rinaldo Smordoni (Giuseppe Filippucci) furono i protagonisti della storia che, in chiave neorealista, trattava le problematiche della sopravvivenza nel primo dopoguerra.