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Anna Frank oggi avrebbe 90 anni. Il carteggio tra suo padre Otto e Cesare Zavattini.

Un interessante rapporto epistolare è quello che il soggettista e sceneggiatore cinematografico Cesare Zavattini allacciò con l'ebreo Otto Frank, a proposito del diario di sua figlia Anna. Nel 1954 Zavattini aveva chiesto a Frank il permesso di occuparsene, permesso che per varie ragioni non gli fu concesso. Così gli scriveva nel maggio 1954: Egregio signor Otto Frank, ho letto con profonda commozione il diario di sua figlia pubblicato dall'editore Einaudi (...). Devo dire che pochi libri mi sembrano come questo degni di essere divulgati con il potente mezzo del cinema, perché non si può essere contro la guerra in un modo più semplice e universale di così, e credo che la figura della piccola Anna riuscirà perciò a imporsi dappertutto come un simbolo (...). A stretto giro di posta da Basilea, il 9 giugno dello stesso anno, Otto Frank si scusava di non poter acconsentire essendo già impegnato, contrattualmente, con un produttore americano per la riduzione teatrale dell’opera. Zavattini insisterà a un anno di distanza e ancora successivamente, ma Frank farà capire che persistevano impedimenti contrattuali per un suo assenso e che, a complicare le cose, per la riduzione cinematografica si stava profilando de l’intérèt du coté américain, quell’interesse sul versante hollywoodiano (il film lo realizzerà George Stevens grande regista e produttore statunitense), che alla fine avrebbe prevalso.

      
                                 Anna Frank                                                        Otto Frank