Si arresta alle prime collaborazioni con Zavattini l’autobiografia di Vittorio De Sica da poco nelle librerie
Un'autobiografia incompiuta scritta da Vittorio De Sica, ritrovata dai figli e pubblicata una prima volta 15 anni fa, è ora riproposta nella collana Humana Civilitas dalle rinnovate Edizioni di Comunità, la casa editrice creata da Adriano Olivetti. Pubblicata con il titolo La poetica della verità, l’autobiografia è accompagnata da una nota di Flavio De Bernardinis. Queste memorie desichiane, che raccontano gli anni della sua affermazione quale attore e cantante della compagnia Za-Bum di Mario Mattoli, la sua carriera d'attore “brillante” con Mario Camerini e gli esordi da regista con i film dei “telefoni bianchi”, si fermano ai primi anni dopo la Liberazione, ai film come I bambini ci guardano, La Porta del cielo, Sciuscià, cioè alla prima fase di una collaborazione tra Vittorio De Sica e Cesare Zavattini che si rivelerà tra le più fertili della cinematografia italiana del dopoguerra.
Zavattini e De Sica, i due esponenti di spicco del Neorealismo italiano.