Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

ZAVATTINI E LA COLLEZIONE 8X10



Zavattini avverte la pittura come mezzo ideale per esprimersi, la pratica e la colleziona. Interpreta il collezionismo come un atto di amore verso la pittura degli altri. Già nel 1931, a Milano, chiede un disegno su un pezzo di carta ad Arturo Martini. Nasce così una delle più straordinarie raccolte d’arte italiane nel Novecento: la Collezione minima, iniziata nel 1941 dopo aver ricevuto in dono un mini dipinto di Campigli e due schizzi di Aligi Sassu su un pacchetto di sigarette. E così l’idea: «Scrissi trenta lettere ai miei amici, cominciando da Carlo Carrà e finii con l’andare a letto all’alba». La raccolta trova spazio nella casa romana di via Sant’Angela Merici: “Oggi posseggo una collezione unica al mondo: tutta la pittura italiana contemporanea in una camera. Che gioia profonda mi danno i quadri, e se avessi soldi non farei che comprare quadri”.
Composta da millecinquecento esemplari di formato 8x10 ne fanno parte i nomi più celebrati dell’arte italiana e internazionale come Fontana, Burri, Balla, De Chirico, Savinio, Capogrossi, Severini, Rosai, Casorati, Sironi, Mafai, Soffici, De Pisis, Campigli, Afro, Consagra, Depero, Guttuso, Sassu, Manzù, Leoncillo, Melotti, Marini, Schifano, Vedova, Rotella, Festa, Munari, Pistoletto, ma anche le opere di letterati ed intellettuali. Il piccolo formato è dovuto alle ristrettezze economiche ma, secondo Za, è nella piccola dimensione che l'artista concentra il meglio della sua cifra stilistica. Zavattini commissiona ogni opera ma lascia libertà di scelta di materia, tecnica e soggetto.
Nel 1979 Zavattini vende, per ragioni economiche, questa “enciclopedia della pittura” che verrà smembrata. Oggi i due nuclei più importanti si trovano al Museo Magi ‘900 e alla Pinacoteca di Brera alla quale sono stati donati 152 quadretti, tutti autoritratti, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia.
Gli Autoritratti minimi di Brera sono stati presentati per la prima volta nel 2013 in Pinacoteca in una mostra dal titolo "A tutti i pittori ho chiesto l'autoritratto" Zavattini e i Maestri del Novecento. Curata da Marina Gargiulo, la mostra si è avvalsa del supporto scientifico dell’Archivio Cesare Zavattini - Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Mostra e catalogo sono stati inoltre realizzati in collaborazione con Skira editore.
Oggi possiamo ammirare la stessa collezione a Palazzo Da Mosto a Reggio Emilia con una mostra dal titolo “Zavattini oltre i confini” promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani, Regione Emilia-Romagna-IBC, Comune di Reggio Emilia e Archivio Cesare Zavattini.
Zavattini oltre i confini del cinema, della letteratura, della cultura e delle arti ma anche oltre i confini internazionali: la collezione è testimone dei rapporti che Za ha mantenuto con gli artisti contemporanei stranieri. Alfaro Siqueiros e Diego Rivera, conosciuti in America Latina, arricchiscono la raccolta con due autoritratti insieme a quello del cileno Sebastian Matta. Si va oltre i limiti della committenza, sfociando in rapporti diplomatici e facendo emergere Zavattini come intellettuale promotore di una diplomazia culturale.
 

QUADRI DEI MUSEI CIVICI DI REGGIO EMILIA