Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

GIANNI BERENGO GARDIN

Un paese vent'anni dopo di Gianni Berengo Gardin

Il libro fotografico di Strand-Zavattini, Un paese, uscito per Einaudi nel 1955, oltre a costituire una tappa fondamentale della storia della fotografia del Novecento, ha rappresentato un'importante fonte d'ispirazione anche per le successive generazioni di artisti. Tra i fotografi e gli scrittori che si sono misurati con Un paese, si ricorda Gianni Berengo Gardin, legato a Zavattini da una lunga consuetudine.
Il volume di Strand e Zavattini torna alla ribalta negli anni Settanta quando la casa editrice Einaudi decide di ripubblicare Un paese, aprendo un nuovo capitolo destinato a rendere ancora più interessante il progetto originario del 1955. Infatti, a seguito del diniego di Strand, ormai anziano e gravemente malato, Zavattini individua nell’entusiasmo di Gianni Berengo Gardin la possibilità di riproporre, in chiave rivisitata, il celebre fotolibro su Luzzara. Raccogliendo una sollecitazione dello sceneggiatore emiliano, il fotografo milanese nel 1973 inizia il lavoro di documentazione, per giungere alla pubblicazione presso Einaudi nel 1976 all'interno della collana “Einaudi letteratura” di Un paese vent'anni dopo. In linea con il contesto culturale del tempo il progetto editoriale volutamente non prevede una particolare cura grafica e di stampa. L'opera si presenta “povera”, stampata su carta non di qualità, realizzata con impianti comuni; inoltre - diversamente da Un paese – il libro è proposto a prezzi popolari per favorirne la diffusione. Il volume propone uno sguardo diverso su Luzzara: un progetto di documentazione sociale, lontano dal mondo lirico di Strand, illustrando i mutamenti “umani” e sociali del paese di Zavattini a due decenni dalle immagini straordinarie di Paul Strand.
Un paese vent'anni dopo si misura poi in modo innovativo rispetto al volume di Strand e Zavattini anche nel rapporto tra scrittura e immagine. Il libro, infatti, non contempla didascalie ma presenta un ampio testo introduttivo di Zavattini attorno al quale vengono organizzate le fotografie di Berengo Gardin.
Il volume sulla cittadina emiliana successivamente è riproposto con una nuova veste grafica nel 2002 in occasione del centenario della nascita di Zavattini, per le edizioni di Federico Motta. Nella riedizione sono aggiunti alcuni scatti assenti nella prima edizione, tra cui una fotografia che documenta il passaggio di un carro funebre, omessa da Zavattini per ragioni scaramantiche.