Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

Lettera di Lise Loewenthal a Zavattini, Roma, 24 luglio 1974 (ACZ, Epistolario ZA Corr. L 225/1)


 
Lise Montecorboli Loewenthal

Lise Loewenthal nasce il 26 Giugno 1922 in una famiglia ebraica benestante, a Bielefeld (Detmold) in Germania, nella Renania settentrionale-Vestfalia. Nel 1938, il precipitare degli eventi e il feroce inasprimento dell'antisemitismo nazista, convince i genitori che per lei e la sorella Noemi non c’è un futuro in Germania. Attraverso l'organizzazione ebraica Aliàh-Ha Noar (Aliath Hanoar) che si occupa del trasferimento dei giovani nella storica “terra promessa”, inviano le due ragazzine in Palestina. Gli inizi non sono facili, lavora in un Kibbutz dove successivamente conosce e sposa un ebreo italiano, Enrico Chaim Montecorboli. Al termine della guerra torna in Germania. Negli archivi della Gestapo trova la malaugurata conferma della morte dei suoi familiari dopodiché si stabilisce in Italia, a Roma. Le commoventi vicissitudini della sua vita sono raccontate dalla stessa Lise, sia pure in forma narrativa e in terza persona, nel libro Shalom, Ruth Shalom. Dopo aver tentato di pubblicarlo con Mondadori (1972), esce a Roma nel 1973 dal piccolo editore Barulli. Nell’ottobre dello stesso anno vince il Premio “Sybaris Magna Grecia”. Ma i canali sono ristretti e il mondo editoriale, controllato dalle grandi case editrici, non lascia molti spazi. In questa situazione la Loewenthal, che nel frattempo ha conosciuto di fama Zavattini, gli invia il suo Shalom Ruth Shalom e prende contatto con lui non prima di avergli scritto, contando sulla sua proverbiale generosità, affinché la “segua” (con recensioni o altro), ricordandogli il comune amico Francesco Grisi, segretario generale del Sindacato libero degli scrittori italiani con cui Zavattini ha avuto rapporti di collaborazione negli anni ’60. Zavattini cerca di aiutarla. Dopo alcune uscite in case editrici meno note, nel 2000 Shalom Ruth shalom approda alle Edizioni Paoline ed ottiene un grande successo in virtù del suo afflato religioso. Il libro viene scoperto e pubblicato anche all’estero. La Loewenthal, che dopo questa prima fondamentale opera ha continuato a scrivere opere di fantascienza per ragazzi, è scomparsa ottantenne a Roma nel 2003.