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Zavattini: un innovatore nella Milano tra le due guerre

Nel blog Doppiozero (edizione del 1° febbraio 2020) c’è un interessante saggio di Alberto Saibene (Tit. Il libro bello) che parla della Milano tra gli anni Venti e i Trenta, come di un luogo molto stimolante, aperto alla modernità sia sul piano tecnico-scientifico che su quello letterario, editoriale e artistico. In Doppiozero, tra gli artefici della modernizzazione nel capoluogo lombardo, Saibene cita espressamente Valentino Bompiani, il grande amico di Zavattini. E non dimentica il contributo dell’artista luzzarese alla creazione presso l’editore Mondadori del modernissimo periodico “Le grandi firme”, tanto innovativo e audace da indurre il Duce a farlo cessare. Cita inoltre i disegni (le illustrazioni) da Zavattini stesso realizzate per i suoi primi libri (ed. Bompiani) e la collana zavattiniana “I giovani” ideata presso l’editore Rizzoli, che vide la pubblicazione del romanzo Tre operai dell’esordiente Carlo Bernari ecc.

Il testo completo del saggio di Alberto Saibene è in :https://www.doppiozero.com/materiali/il-libro-bello




Zavattini a Milano (Foto Paolo Monti)