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Leopoldo Tesi, la legge Basaglia e “I poveri sono matti”

Su Arteventinews.it, testata giornalistica del 1° giugno 2020,
è stato ricordato Leopoldo (Poldo) Tesi, medico pistoiese che operò con Basaglia nei reparti neuropsichiatrici di Gorizia. “I poveri sono matti” era il titolo di un libro di Zavattini che “Poldo” citava quando voleva descrivere la sua idea della malattia mentale, malattia che può colpire chiunque ma il cui decorso e aggravamento dipendono inevitabilmente dalla condizione sociale. Questa convinzione assieme alla frequentazione di “scienziati di un sapere pratico”, agli inizi della sua carriera di medico, formarono la sua personalità. “I poveri sono matti?” fu anche il titolo di un importante articolo che uscì l’11 ottobre 1968 su “Rinascita”, settimanale culturale del partito comunista italiano. Insomma negli anni cruciali, tra i ’60 e i ’70, della battaglia per la riforma psichiatrica in Italia, il volumetto di Cesare Zavattini “I poveri sono matti” (Milano, Bompiani, 1937) fu spesso citato da eminenti psichiatri per il significato che assumeva in quella particolare temperie la stringata ma evocativa parola chiave che dà il titolo all’opera.
(https://arteventinews.it/2020/06/01/in-ricordo-di-leopoldo-poldo-tesi/)


Copertina della prima edizione de “I poveri sono matti” (1937), illustrata da un disegno di M. Vellani Marchi