Il centenario di Alberto Sordi e i suoi rapporti con Zavattini
A Roma, in Campidoglio s’è svolta la cerimonia per ricordare l’attore Alberto Sordi, portavoce della romanità nel cinema, nell’anniversario della nascita (Roma/Trastevere, 15 giugno 1920). Sordi fu amico e collaborò in diversi film con Cesare Zavattini a partire da “Mammamia che impressione!” (1951) che Za sceneggiò assieme a lui. Nominalmente diretto da Roberto Savarese “Mammamia che impressione!” ebbe l’assidua assistenza registica di De Sica. Successivamente Sordi prenderà parte a “Il giudizio universale” (1961) regia di Vittorio De Sica, soggetto e sceneggiatura di Zavattini. Una qualche responsabilità Zavattini l’ebbe in un altro film interpretato tra gli altri da Sordi per la regia di Domenico Paolella, “Canzoni di ieri, canzoni di oggi, canzoni di domani” (1962). L’anno successivo l’attore romano sarà protagonista principale del film “Il boom” (1963), soggetto e sceneggiatura di Zavattini, regia di De Sica. Sordi prenderà parte a un episodio del film “Le streghe” (1967) ma non a quelli (erano due con De Sica e Visconti) zavattiniani. Interpreterà invece l’episodio “Il leone” scritto e sceneggiato da Zavattini nel film “Le coppie” (1970). Una curiosità. Nel film di Luciano Emmer “Domenica d'agosto” (1950), una pellicola considerata capostipite del cosiddetto ‘Neorealismo rosa’, sceneggiata da Amidei con congrui apporti zavattiniani, Marcello Mastroianni che era all’esordio in un ruolo importante, fu doppiato da Alberto Sordi.
Alberto Sordi. (Foto tratta da “RomaSette.it” del 16/06/’20).