Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

 “Cena con Montale” di Cesare Zavattini (1941)

 “Incipriato di noia e scettico, Montale si spoglia 272 volte” è il titolo di un articolo di Raffaele Manica su Montale nel quale si cita un testo di Cesare Zavattini. L’articolo di Manica è apparso il 19 luglio 2020 in “Alias”, il supplemento del quotidiano “Il Manifesto”. L’autore, con sapiente leggerezza, recensisce l’opera in due volumi curata da Francesca Castellano: “Interviste a Eugenio Montale (1931-1981)” [Firenze, 2020]. In essa si apprende di un colloquio del critico letterario e accademico Leone Piccioni con Montale, poi pubblicato, realizzato nel 1966. Il richiamo a Zavattini deriva dal fatto che Piccioni nella citata intervista, rilevava certi singolari ridimensionamenti e minimizzazioni che Montale operava sul passato. Per cui una rivista da tutti considerata capitale come “Solaria”, dopo alcuni decenni diventava per Montale «la rivistina “Solaria”» , avendo questi presumibilmente dimenticato il leggendario incipit di uno dei primi pezzi a lui dedicati nel volume zavattininao “Le voglie letterarie”. S’intitola “Cena con Montale”(1941). Scrive Za: «In dieci mesi di permanenza a Firenze come soldato non ebbi mai la tentazione di vedere la Galleria degli Uffizi, il Davide, simili cose famose. I miei monumenti erano Montale e gli altri di “Solaria”».
 

“Solaria” 1928.