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I gatti ci guardano, il romanzo della scrittrice Concetta D'Angeli

"I gatti ci guardano" (Pacini editore) è l'ultimo romanzo della scrittrice Concetta D'angeli, ispirato al film di Zavattini/De Sica del ’43, “I bambini ci guardano”. I protagonisti sono due gatti, madre e figlio. Insieme scorrazzano per i tetti del centro storico di Pisa e dovranno indagare su un decesso. E' un giallo atipico dice la scrittrice: “La ragione per la quale ho scelto di eleggere a protagonisti due gatti è principalmente polemica: io voglio parlare della diversità e della violenza della umanità che si considera despota dell’universo e lo sta distruggendo” spiega Concetta D’angeli. Il titolo “I bambini ci guardano” era stato ideato da Cesare Zavattini per la sua rubrica rivolta alle mamme: "I vostri bambini vi guardano" (aveva qui una piccola variante). La rubrica era inserita nel settimanale "Grazia" già nel 1938. Lo stesso Zavattini lo aveva riproposto come titolo del film girato quando ancora imperversava la guerra ma che ebbe un'importanza cruciale per la cinematografia italiana in quanto considerato precursore del neorealismo: "I bambini ci guardano" (1943/'44). Il film diretto da Vittorio De Sica e tratto dal racconto di Giulio Cesare Viola (tit. "Pricò") fu mirabilmente adattato e sceneggiato da Cesare Zavattini.

 
La copertina del libro “I gatti ci guardano
Manifesto del film: “I bambini ci guardano