Il settimanale online “iO Donna” (il femminile del Corriere della Sera) pubblica un lungo articolo di Cecilia Ermini sul Festival del cinema di Venezia. “La rivoluzione studentesca del 1968 – scrive – non poteva non riverberarsi anche sul Festival di Venezia”. Cesare Zavattini, Pier Paolo Pasolini, Marco Ferreri: questi alcuni dei grandi nomi del cinema italiano che lottarono per far valere le loro ragioni e cioè una Mostra libera da premi e mercificazioni (anche se quell’anno Pasolini era in concorso con il film “Teorema”) e libera anche dal suo direttore artistico, Luigi Chiarini. Prima della serata di apertura, autori e contestatori occuparono le sale del Lido, con la speranza di arrivare, com’era era successo a Cannes, alla sospensione del Festival. Ma qualcosa andò storto. Gli occupanti, Zavattini in testa, insieme ai rappresentanti dell’ANAC, dell’ARCI, della FICC, vennero trascinati via dalle forze dell’ordine. E Zavattini sarà arrestato insieme ad altri.