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“Sciuscià” fu anche un fumetto (1949-1955)

Sul “Faro di Roma (farodiroma.it), quotidiano d’informazione online del 12 settembre 2020 è apparso un lungo articolo di Antonio Di Fiore sul fumetto “Sciuscià”. Nel 1946 Vittorio De Sica firmava uno dei capolavori del cinema neorealista, “Sciuscià”, soggetto di Cesare Zavattini, sceneggiatura di Zavattini e altri, Oscar al miglior film straniero nel 1948. Nel 1949, sull’onda lunga del successo del film, usciva nelle edicole la testata di un fumetto (in tutto 32 pagine in formato striscia) intitolato per l’appunto “Sciuscià”. Era edito da Tristano Torelli, uno dei maggiori artefici della stagione d’oro del fumetto italiano. La saga di Sciuscià terminerà nel 1955 in coincidenza col tramonto della stagione cinematografica del neorealismo. Col boom economico incombente anche il nostrano “Sciuscià” dovette cedere il passo ad altri esotici eroi del fumetto: Tex, Il grande Blek, Capitan Miki, Il Piccolo Sceriffo, per citare solo i più famosi. Di Fiore, l’autore di questo articolo (tit.: Sciuscià. Il neorealismo apre la stagione d’oro del fumetto all’italiana), non cita un altro esperimento strettamente legato alla stagione neorealista e al film di De Sica/Zavattini. Si tratta de “L' ultimo sciuscià”, un cartoon di Gibba, pseudonimo di Francesco Maurizio Guido, uscito proprio nel 1946, primo e unico esempio di cartone animato neorealista.

Il fumetto “Sciuscià”.