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Zavattini a Milano: “Cronaca di Hollywood” e Rizzoli.

Ai primi di ottobre di 90 anni fa, tre mesi dopo la morte del padre, Cesare Zavattini, con Olga e i loro due figli, si trasferiva da Luzzara a Milano. Sempre nei primi giorni di ottobre del ’30 Zavattini inaugurava per Giuseppe Marotta, direttore di «Cinema illustrazione», una rubrica di immaginarie corrispondenze da Hollywood: “Cronaca di Hollywood”, e si firmava con variopinti pseudonimi: Jules Parme, Kaiser Zha, Giulio Tani, Louis Sassoon, Quello di Hollywood, Velox, Atos, Vito Tais. Il 15 dello stesso mese veniva assunto da Angelo Rizzoli a «Il Secolo illustrato», come correttore di bozze. Ma tutto questo sarà solo l’inizio dell’esperienza milanese, una straordinaria avventura giornalistico-editoriale che si protrarrà per quasi un decennio. Dall’ottobre del 1939 si trasferirà a Roma, per dedicarsi al cinema. Soggettista e sceneggiatore d’eccezione, Zavattini sarà uno dei padri del Neorealismo e, anche nel cinema, un grandissimo innovatore.


Cesare Zavattini.