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Su Exibart una recensione di “Incroci”. I rapporti tra Za e Tullio Pericoli

E’ uscita su Exibart (exibart.com) una recensione, redatta da Eleonora Frattarolo, di “Incroci”, il nuovo libro del pittore Tullio Pericoli uscito nel 2019 dalla editrice milanese Adelphi. Nel volume l’autore scrive del disegno, della propria vita e di chi vi ha lasciato un segno durevole, da Emanuele Pirella a Eugenio Montale, da Emilio Tadini a Fausto Melotti, da Livio Garzanti a Umberto Eco a Lucio Mastronardi. Ma, annota la Frattarolo, avanti a tutti, il primo fondamentale “incrocio” fu con Cesare Zavattini, perché senza di lui, chissà. Pericoli aveva ventiquattro anni, quando partì da Ascoli con il pullman dell’una dopo mezzanotte per andare a Roma a mostrare i suoi disegni a Za. Pericoli era quasi laureato in legge, ma dipingere e disegnare erano le sole cose che avrebbe voluto fare nella vita. Dopo aver preso visione dei suoi disegni Zavattini gli disse: “Tu non devi fare l’avvocato (…). Ma non devi venire a Roma, devi andare a Milano”. Gli scrisse delle lettere di presentazione e con il suo perentorio consiglio contribuì in misura determinante a reindirizzargli la vita. A sessant’anni di distanza nel suo “Incroci”, Pericoli gli rende devotamente omaggio.


Tullio Pericoli.
(Foto: Exibart.com).