Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

La street art exibition di Boccasile maestro dell'erotismo fascista

Viterbo rende omaggio al disegnatore Gino Boccasile con una mostra (Tit.: “Boccasile, maestro dell’erotismo fascista”) a cura di Maurizio Di Giovancarlo che si tiene a Viterbo sulle plance della pubblicità dal 26 ottobre al 9 novembre 2020. Sono esposte per le vie cittadine decine di grandi immagini delle copertine di “Paris Tabou” (anni ’50) e della rivista di Cesare Zavattini e Pitigrilli, “Le grandi firme” (anni ’30). Le donne, soprattutto paradossalmente quelle degli anni Trenta, sono donne disinibite, esuberanti, indipendenti, intraprendenti, eleganti, belle, moderne. Donne che lavorano, viaggiano, fanno sport, leggono il giornale. Non è un caso che questa donna indipendente e autonoma abbia portato probabilmente alla chiusura della rivista “Le Grandi Firme” che Zavattini aveva voluto proprio così. Chiusura imposta da Mussolini in persona. Il pretesto un racconto pubblicato, ma è quasi certo che dietro la chiusura ci fosse proprio lei: la Signorina grandi firme. Sfuggita di mano allo stesso Boccasile e al regime. Ovviamente quel genio assoluto che era Zavattini fece in modo che alla chiusura delle “Grandi Firme”, seguisse l’apertura, senza soluzione di continuità, di un nuovo giornale: “Il Milione”. Un giornale con lo stesso formato e sulla falsariga delle “Grandi Firme”, ma forzatamente in tono minore. La donna del fascismo che si preparava alla guerra doveva essere più ‘angelo del focolare’. Zavattini e Boccasile, a malincuore, prendevano atto.


Un’immagine della mostra con le copertine della rivista “Le grandi firme”.
(Foto tratta dalla rivista online “movemagazine.it”).