Nasceva cento anni fa, il 19 novembre 1920, a Daruvar in Croazia, la pittrice ebrea Eva Fischer, scomparsa a Roma nel luglio 2015. Ne dà notizia il periodico online: “politicamentecorretto.com”. La vita della Fischer venne segnata negli anni della guerra dalla deportazione del padre per mano nazista. Costretta a fuggire si consegnò agli italiani al campo d’internamento dell’Isola di Curzola. Da qui con coraggio e fortuna riuscì ad arrivare a Bologna dove entrò in contatto con la resistenza (in particolare con l’avvocato felsineo Mario Jacchia, del partito d’azione), divenendo un’esponente attiva della lotta partigiana. Nel dopoguerra, naturalizzata italiana, stabilirà la sua residenza a Roma e sarà una prolifica pittrice. Proprio l’esperienza della Shoah segnerà molta parte della sua produzione artistica. I suoi rapporti con Zavattini sono sempre stati cordialissimi. Tra i quadretti della sua Collezione 8 x 10 ci sono infatti anche quelli di Eva Fischer.