Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

L’incipit dell’opera prima di Zavattini, Parliamo tanto di me, usciva 90 anni fa sull’«Almanacco letterario Bompiani 1931».

Novant’anni fa, nell’autunno del 1930, Valentino Bompiani aveva chiesto a Zavattini, da pochi mesi a Milano alla Rizzoli, di collaborare, senza firma, all’«Almanacco letterario Bompiani 1931», compilato dallo stesso Bompiani e da Giacomo Prampolini. Il 10 dicembre 1930, usciva con il titolo di Ritratto, sull’Almanacco medesimo, l’incipit di Parliamo tanto di me, il romanzo, opera prima di Cesare Zavattini, che Bompiani stava per dare alle stampe e uscirà nel 1931. Ecco il testo:
Sul tavolo da lavoro ho pochi oggetti: il calamaio, la penna, alcuni fogli di carta, la mia fotografia. Che fronte spaziosa! Cosa mai diventerà questo bel giovane? Ministro, re? Guardate il taglio severo della bocca, guardate gli occhi. Oh, quegli occhi pensosi che mi fissano. Talvolta provo una viva soggezione e dico: sono proprio io? Mi do un bacio sulle mani pensando che sono proprio io quel giovane, e mi rimetto a lavorare con lena per essere degno di lui.
 
 
1)    2) 
 
Foto 1 - La copertina della prima edizione del libro di Cesare Zavattini “Parliamo tanto di me” (Milano, Bompiani, 1931).
 
Foto 2 – La copertina dell’ultima edizione del Parliamo tanto di me (Milano, Bompiani, 2016).