Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

Sono trascorsi 73 anni dal Premio Oscar a “Sciuscià”

Il 31 dicembre 1947, il film “Sciuscià”, diretto da Vittorio De Sica, su soggetto di Cesare Zavattini e sceneggiatura di Cesare Zavattini in collaborazione con altri, ricevette negli Usa il Premio Oscar. Da quando era stato istituito il Premio, nel 1929, era la prima volta che un Oscar veniva assegnato a un film non in lingua inglese. Film capolavoro del neorealismo italiano, distribuito nelle sale il 28 aprile 1946, era stato girato nell’autunno del 1945, quando ancora permanevano in Italia le truppe Alleate. Col suo soggetto (Zavattini) e con la sua sapiente regia (De Sica) avevano colto per primi lo stato di miseria, emarginazione e abbandono dei ragazzi nell’immediato dopoguerra. L’Oscar venne assegnato infatti alla pellicola italiana con la seguente motivazione: «La qualità di questo film, nato palpitante di vita in una nazione devastata dalla guerra, dimostra al mondo che lo spirito creativo può trionfare sulle avversità». Com’è noto a Napoli, e in altri centri dell'Italia centro-meridionale, i ragazzi si servivano di questo termine “Sciuscià”, per offrirsi come lustrascarpe ai militari alleati dopo la loro venuta in Italia, nel 1943. Una forma di accattonaggio, una piaga sociale, quella di questi ragazzi laceri, sporchi, affamati e privi di qualsiasi appoggio che offrivano i loro servigi ai soldati americani e non solo, esposti a qualsiasi prevaricazione e abuso. La notorietà del film fu assai vasta. Anche nel settore dei fumetti, dal 1949 uscirà “Sciuscià” che continuerà le pubblicazioni fino al 1955.





1 – Una locandina del film.
2 – Un fotogramma di “Sciuscià”.