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Il “Brera Modern” di Palazzo Citterio a Milano ospiterà gli autoritratti della Raccolta 8 per 10 di Zavattini

E' arrivato il via libera dai Comitati tecnico scientifici coinvolti dalla Direzione Generale Belle Arti e Paesaggio alla sistemazione di Palazzo Citterio a Milano, destinato a ospitare Brera Modern: cioè le opere degli artisti moderni che per ragioni di spazio e/o di razionalizzazione delle raccolte, non trovano posto nella storica Pinacoteca di Brera. Il palazzo (che è comunque collegato alla Pinacoteca essendo in Via Brera) dovrebbe aprire i battenti entro il 2022. Dovrebbe avere all'ingresso Fiumana di Giuseppe Pellizza da Volpedo, in dialogo con le opere di Giovanni Segantini e di Gaetano Previati. Con buone probabilità vi si potrà collocare l’opera "I funerali dell'anarchico Pinelli" di Enrico Baj. Al primo piano i 23 dipinti della serie Le Fantasie di Mario Mafai e le collezioni Jesi, Vitali e Mattioli. Nel piano ammezzato finalmente i famosi 152 dipinti provenienti dalla "Raccolta 8 x 10" di Cesare Zavattini, acquisiti da Brera nel 2008.
Sono trascorsi esattamente 80 anni da quel gennaio del 1941 in cui “il diavolo” suggerì a Cesare Zavattini - come lui stesso, tra il serio e il faceto, confessò nel diario - di collezionare quadri di piccole dimensioni (8 x 10 centimetri) di autori moderni. In realtà a suggerirgli l’idea della singolare collezione fu un piccolo dipinto di Massimo Campigli donatogli dall’amico Raffaele Carrieri. La collezione prenderà poi il nome ufficiale di La raccolta 8 per 10 di Cesare Zavattini, dal catalogo, dal titolo omonimo, a cura di Ezio Gribaudo, uscito a Torino per le Edizioni d’arte Fratelli Pozzo, nel 1967. Zavattini implementò la sua mini collezione commissionando piccoli dipinti a pittori, ma anche ad artisti e intellettuali che non si misuravano normalmente con la tavolozza. I soggetti richiesti erano un autoritratto e un tema libero. La raccolta era stata chiamata Collezione minima nel precedente catalogo della mostra a Palazzo Strozzi a Firenze, nel 1959. Quando Zavattini fu costretto a venderla per ragioni economiche nel 1979 era giunta ad annoverare la totalità dei più importanti artisti italiani del ‘900, arrivando a millecinquecento pezzi. Dopo la vendita la raccolta andò in parte dispersa. Un importante gruppo di autoritratti (sono 152) facenti parte della Collezione venne acquisito nel 2008 dal ministero per i Beni e le attività culturali e donato alla Pinacoteca di Brera. Tenuti in deposito per ragioni di spazio ora troveranno la definitiva collocazione nel Brera Modern di Palazzo Citterio.


Cesare Zavattini e i quadretti della sua Collezione minima.