Le ragazze di via Savoia è il titolo di un articolo di Andrea Meccia uscito il 14 gennaio 2021 sul quotidiano “Il Manifesto”. Esso rievoca il pauroso crollo verificatosi il 15 gennaio 1951, esattamente settant’anni fa, a Roma, in via Savoia 31. Il drammatico cedimento travolse, ferendo e uccidendo, ottanta ragazze. La scala della palazzina dove si tenevano i colloqui di lavoro per un posto pagato poche lire di segretaria dattilografa, non aveva sopportato il peso delle duecento candidate convenute. L’anno successivo il regista Giuseppe De Santis diresse “Roma, ore 11”, un film che narrava quel tragico avvenimento, scritto e sceneggiato da Cesare Zavattini con Giuseppe De Santis, Basilio Franchina, Rodolfo Sonego e Gianni Puccini. Fu Zavattini a sollevare la necessità di condurre un’inchiesta preliminare al film per raccogliere le testimonianze delle protagoniste e dare ad esso quello spessore che era una delle caratteristiche principali del suo cinema. L’inchiesta fu affidata a Elio Petri, un giovane giornalista dell’“Unità”, appassionato di cinema, che di quel film fu poi aiuto regista. Lo stesso Petri qualche anno dopo pubblicherà la sua inchiesta, con la prefazione di Zavattini e De Santis nel libro Roma, ore 11 che uscirà per le Edizioni Avanti! a Milano nel 1956. Sarà ripubblicato da Sellerio nel 2004.