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Polonia. Il cinema di Sordi, con De Sica e Zavattini

Su “Gazzetta Italia” online, uno dei punti di riferimento dell’Italia in Polonia, per la serie “Finché c’è cinema, c’è speranza”, compare un lungo articolo di Diana Dąbrowska sulla carriera artistica di Alberto Sordi. L’autrice cita, per gli esordi del grande attore, le commedie radiofoniche. Fu proprio Vittorio De Sica forte dell’appoggio di Zavattini a proporre a Sordi di espandere sul grande schermo le vicissitudini di uno dei suoi eroi radiofonici, il Compagnuccio della parrocchietta. Così, nel 1951, Alberto interpretò “Mamma mia che impressione!” diretto da Roberto Saverese, prodotto dallo stesso Sordi e da De Sica. Buona conoscitrice del cinema italiano, l’autrice di questo articolo ricorda che in questo film Sordi recitò per la prima volta nel ruolo di protagonista. E fa notare che alla sceneggiatura, accanto all’attore romano, lavorò proprio “il padre del neorealismo italiano”, Cesare Zavattini, che si accollò l’onere del progetto cinematografico. Sordi - segnala la Dąbrowska - affiancò molte volte De Sica (nelle vesti di attore) in pellicole come “Il conte Max”, “Il vigile” e fu diretto da De Sica in film scritti e sceneggiati da Cesare Zavattini; tra questi ultimi: “Il Giudizio universale” e “Il Boom” (1961; 1963).


https://www.gazzettaitalia.pl/alberto-sordi-la-nascita-di-un-mito/​


Un’inquadratura del film “Mamma mia che impressione!.