Giovedì 21 gennaio, nell’ambito delle conferenze online dell’Instituto Cervantes di Palermo, è stato celebrato il centenario dalla nascita del regista Luis García Berlanga. Attraverso un incontro online la critica cinematografica Manuela Partearroyo ha presentato il suo libro Luces de varietés. Il tema del libro è focalizzato su come lo scrittore spagnolo Ramón María del Valle-Inclán abbia influenzato la migliore generazione di registi spagnoli, passando per l’Italia. Oltre ovviamente a Luis García Berlanga, a ‘Don Ramón’ e Fellini, nell’iniziativa del 21 scorso si è parlato anche di Marco Ferreri, Fernando Fernán-Gómez, Rafael Azcona, Ennio Flaiano e Cesare Zavattini. uest’Quest’ultimo, fin dai primissimi anni '50 aveva avuto frequenti contatti con la Spagna, allora franchista. Lo scrittore e cineasta luzzarese aveva conosciuto molti colleghi spagnoli anticonformisti e in larga misura antifranchisti. In particolare aveva allacciato stretti rapporti con il regista Berlanga, personaggio di spicco della nuova generazione di cineasti spagnoli. Zavattini era andato in Spagna una prima volta nel 1953 alla seconda edizione della "Settimana del Cinema Italiano". Dopo la loro conoscenza i rapporti tra Berlanga e Zavattini divennero molto stretti. A loro si unì Muñoz Suay, produttore, sceneggiatore e regista. I tre collaborarono all’ipotesi di un film pacifista. L’anno successivo si incontrarono nuovamente in Spagna. In quell’occasione, era l’estate del ’54, Zavattini con Berlanga e Muñoz Suay attraversarono in lungo e in largo il paese. Dal viaggio trassero impressioni e umori che portarono alla creazione dei soggetti cinematografici pubblicati a Madrid nel ’55 col titolo complessivo: Cinco historias de espaňa (Il pastore, Domestica e soldato, Emigranti, La Capea e Las Hurdes). I primi due saranno pubblicati in Italia, nel 1979, nel volume di Cesare Zavattini, a cura di Roberta Mazzoni, intitolato Basta coi soggetti! Luis Garcia Berlanga inoltre collaborerà con Zavattini all’ideazione di diverse altre sceneggiature, poi non tradotte in film.