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Miracolo a Loreto (1949), un ‘corto’ di Zavattini oggi introvabile

Risulta a tutt’oggi smarrito il cortometraggio Miracolo a Loreto del regista Arnaldo Genoino, nome d’arte Dino Moccheggiani, prodotto dall’Adriatica film, scritto da Cesare Zavattini che nella pellicola fece anche la voce narrante. Il soggettista emiliano ne aveva concluso la stesura già il 3 febbraio 1944, settantasette anni fa, anche se la prima visione pubblica si ebbe solo nel 1949. Due anni dopo Zavattini riprenderà il tema del ‘miracolo’ nel suo notissimo Miracolo a Milano. Ma quando uscì Miracolo a Loreto, nell’arroventato clima politico post quarantottesco, il cortometraggio fu oggetto di contestazioni da parte dell’ortodossia cattolica. Zavattini entrò nel mirino dei più ispirati censori del neorealismo, un genere da essi apparentato tout-court al comunismo. Così lo stesso regista di Miracolo a Loreto fu costretto ad intervenire per difenderlo dall’accusa di essere “comunista”, dunque non idoneo a trattare soggetti di contenuto religioso. Sul giornale romano “Il Nazionale” del 4 dicembre 1949, Genoino scriveva che il film aveva ottenuto una menzione speciale al Festival di Venezia e che in quella sede fu esaminato dalla Commissione Internazionale per la cinematografia Cattolica la quale “non trovò nulla da eccepire sull’ortodossia del commento di Zavattini”. Genoino aggiungeva inoltre di aver voluto espressamente Zavattini perché egli era stato il soggettista del film La Porta del Cielo, realizzato da De Sica, esattamente sullo stesso argomento. Ed anche perché “Za” era “l’autore di un soggetto per un film su La prima Comunione” che sarebbe stato a breve realizzato da Blasetti. Strano destino quello che perseguita Miracolo a Loreto. Ora è, pare, irrimediabilmente perduto. Ma già quando venne proiettato nella rassegna lauretana “La grande Luce”, nell’estate del 1983, si era scritto del Miracolo a Loreto come di un cortometraggio “che si credeva disperso” ed era stato ‘miracolosamente’ recuperato.


Cesare Zavattini.