Nel 1945 Cesare Zavattini con la collaborazione di Diego Fabbri e la regia di Mario Soldati realizzava per il Centro Cattolico cinematografico il cortometraggio “Chi è Dio?”. Prodotto dalla Orbis film, esso costituisce l’unico episodio portato a compimento di un progetto di catechismo per immagini che prevedeva la realizzazione di una trentina di ‘corti’ a passo ridotto. “Chi è Dio?”, usciva tuttavia solo nel 1948, nello stesso anno in cui Zavattini realizzava “Ladri di biciclette”. La collaborazione fra la versatilità artistica di personalità differenti come Zavattini, Fabbri e Soldati produceva questo piccolo capolavoro che, sempre nel 1948, risulterà vincitore del “Gran Trofeo” al 3° Festival Internazionale del Cinema a passo ridotto di Salerno. Per molto tempo lo si credette perduto. Solo nel 2003 grazie alla straordinaria determinazione e competenza della studiosa lucchese Maria Carla Cassarini, quest’opera particolarissima, questa vera e propria «lezione cine-catechistica», è stata ritrovata e restaurata dal CINIT-Cineforum Italiano. È l’Acec Toscana (Associazione cattolica esercenti cinematografici) che nel notiziario online di febbraio 2021 lo presenta sottolineandone la validità e l’attualità. E lo fa segnalando un libro (con allegato dvd), curato da Marco Vanelli, uscito ormai otto anni fa nel 2013, che contiene una intelligente e approfondita analisi del cortometraggio. Il testo, intitolato “Chi è Dio? Storia del catechismo cinematografico di Mario Soldati, Diego Fabbri e Cesare Zavattini” è edito da Le Mani. Vanelli è docente all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Pisa oltre che direttore della rivista di studi cinematografici “Cabiria”. Nel libro l’autore sottolinea la carica innovativa del cortometraggio sia dal punto di vista estetico e narrativo, sia per la sua finezza psicologica e teologica. Il film si inseriva nel tentativo ben presto arenatosi di dar vita a un “neorealismo cattolico”, un progetto ardimentoso che nell’immediato dopoguerra il Vaticano favorì.