Ignazio Senatore sul “Corriere del Mezzogiorno” online del 9 febbraio scorso ha pubblicato un lungo articolo celebrativo dei sessant’anni dall’uscita nelle sale de «Il giudizio universale» (1961), film capolavoro diretto da Vittorio De Sica, con soggetto e sceneggiatura di Cesare Zavattini, un duo da Oscar che aveva già stupito il mondo con «Sciuscià», «Ladri di biciclette», «Miracolo a Milano» e «Umberto D». La vicenda del film, tutto ambientato a Napoli è nota: una voce maschile, molto profonda, che sembra provenire dall’alto dei cieli, squarcia l’apparente serenità della città con un misterioso: «Alle 18 inizia il giudizio universale» … Meno noto il fatto che il regista Ugo Gregoretti, allora alle prime armi nel mondo del cinema, avesse prestato l’appartamento dei suoi genitori affacciato sul golfo di Napoli a De Sica per la realizzazione di alcune scene del film, pentendosene poi amaramente.