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Zavattini e il cinema cubano

Filippo D’Antoni su “Taxidrivers” online, prendendo spunto dal suo viaggio a Cuba di qualche anno fa in occasione del Festival Internacional del Nuevo Cine Latinoamericano, scrive un lungo articolo “Appunti di un viaggio nel tempo. Breve storia del cinema cubano” nel quale fa una veloce carrellata sulla cinematografia dell’isola caraibica. Partendo dagli esordi che datano 1897 si spinge fino ai giorni nostri. Dopo l’avvento del sonoro, alcuni autori della cinematografia cubana, a partire dagli anni ’50, furono particolarmente attratti dal neorealisno italiano. Scrive D’Antoni: “Cesare Zavattini diventò una specie di nume tutelare per costoro e lo stesso Zavattini si recherà più volte a Cuba per collaborare ai loro progetti. Come quello di Tomás Gutiérrez Alea e Julio García Espinosa che con El mégano (1955) porterà sullo schermo la condizione delle masse diseredate”. Questi stessi autori influenzati dallo scrittore e cineasta italiano, avranno “un ruolo primario nel cinema post Batista”, quello della rivoluzione castrista.

https://www.taxidrivers.it/163437/review/approfondimenti/cinema-cubano.html


Zavattini e Fidel Castro a Cuba.