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Un docu-film zavattiniano dimenticato

Nella vasta e disseminata filmografia di Cesare Zavattini spesso sfugge un documentario di lungo metraggio realizzato nel 1961, intitolato Un quarto d'Italia, che illustra l'attività delle Casse di risparmio nel complesso dell’economia italiana. Dai titoli di testa Zavattini risulta consulente alla sceneggiatura. In realtà – ha scritto il regista Virgilio Tosi – egli contribuì con preziosi suggerimenti alla scelta e all'impostazione della realizzazione di parecchi dei numerosi episodi di cui era costituito il film, che si articolava nelle varie tappe di un viaggio attraverso tutta la penisola. Anche il titolo, Un quarto d'Italia (1961), fu una sua idea. Com’è noto di norma Zavattini interveniva molto più in profondità di quanto non si evincesse dai ‘crediti’. L’inizio degli anni ‘60 era l’epoca in cui lo scrittore e cineasta emiliano sceneggiava il suo soggetto per un cartone animato dal titolo Buongiorno Italia che poi si tradusse nel mediometraggio rievocativo dell’unità d’Italia La lunga calza verde, e nello stesso periodo lavorava con Soldati al programma televisivo L’Italia che legge, il cui titolo si muterà poi in Chi legge? Viaggio lungo il Tirreno. Da tempo pensava a un soggetto cinematografico che non riuscirà a realizzare dal titolo: Italia mia. Ma tanti altri progetti avevano l’Italia al centro della sua elaborazione culturale e artistica. Virgilio Tosi, il regista di Un quarto d’Italia, ha scritto che concluse il film in primavera, esattamente 60 anni fa.


Un Quarto d’Italia. 1961, Regia di Virgilio Tosi. Soggetto di Cesare Zavattini, Egisto Cappellini, Virgilio Tosi, Lucio M. Battistrada. Sceneggiatura di [Cesare Zavattini]*, Virgilio Tosi, Egisto Cappellini, Lucio M. Battistrada.


Virgilio Tosi


Cesare Zavattini.