Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

Buon compleanno Edith Bruck!

Nata Edith Steinschreiber, la scrittrice Edith Bruck ha visto la luce, esattamente 90 anni fa, il 3 maggio 1931 in una numerosa e poverissima famiglia ebrea che viveva a Tiszabercel (Tiszakaràd), un piccolo villaggio ungherese ai confini con l'Ucraina. Nel 1944, con i genitori, i suoi due fratelli e una sorella, venne deportata ad Auschwitz. Solo Edith e la sorella Elizabeth sopravvissero, passando da Auschwitz, Dachau, Christianstadt e Bergen-Belsen, dove furono liberate dagli Alleati nel 1945. Dopo anni di pellegrinaggio e di varie attività approdò definitivamente in Italia dove incontrò diversi intellettuali scrittori, artisti e ne adottò la lingua. Sarà poetessa e scrittrice, ma anche autrice teatrale, giornalista e perfino regista. Il suo libro "Andremo in città", uscito nel 1962 prende il titolo da uno dei dodici racconti che lo compongono ed è una delle sue opere più evocative. Vi si narra una vicenda tragica e al tempo stesso di grande delicatezza che si svolge in terra jugoslava ai tempi della Shoah ed ha tra i protagonisti un bambino. "Andremo in città" ha ispirato anche il film omonimo, uscito nel 1966, diretto da Nelo Risi, suo marito, adattato cinematograficamente e sceneggiato da Cesare Zavattini in collaborazione con Jerzy Stefan Stawinski. Il film anticipava di diversi decenni la straziante dolcezza de “La vita è bella” di Roberto Benigni.
Qualche giorno fa la Bruck è stata insignita dal Capo dello Stato dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica, conferitale nel corso di una cerimonia privata al Quirinale. Per Edith, questa prima parte di 2021 è stata all’insegna di emozioni forti. La visita di papa Bergoglio nel suo appartamento; l’ultimo libro, “Il pane perduto”, in lizza per la vittoria del Premio Strega. Da ultimo il cavalierato.
 

Edith Bruck.