Sabato 1° ottobre alle ore 11, presso la Sala del Planisfero della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, la scrittrice Valentina Fortichiari in dialogo con Alberto Ferraboschi (curatore dell’archivio zavattiniano), parlerà di due libri di Cesare Zavattini, ambedue editi dalla milanese La Nave di Teseo. Uno è “La Pace. Scritti di lotta contro la guerra”, a cura della Fortichiari con postfazione di Gualtiero De Santi, uscito nel 2021 e l’altro è il primo dei tre volumi dei “Diari” che - come s’è detto - sarà presentato alla “Panizzi”, il 1° ottobre p.v., pochi giorni dopo l’uscita ufficiale del libro che avverrà simbolicamente il 20 settembre, nel centoventesimo anniversario della nascita di Za (Luzzara, 1902). Le due opere curate dalla stessa Fortichiari (in collaborazione – nel primo volume dei Diari – con il prof. Gualtiero De Santi), sondano territori zavattiniani rimasti fino a ieri pressoché inediti. Il tema della pace, assolutamente centrale oggi per i noti motivi, ha rappresentato una specie di ossessione, il tema dei temi per Zavattini, a favore del quale, come annota la Fortichiari, dal dopoguerra s’è speso senza sosta con proposte e iniziative di vario genere. I diari zavattiniani nei tre volumi di oltre millecinquecento pagine complessive, iniziati nel 1941 e continuati per tutta la vita, scritti con l’urgenza di chi appunta per poi rivedere con calma (cosa che non avvenne), rappresentano invece un documento di straordinario interesse, un affresco della vita culturale e artistica di gran parte del Novecento, oltre ad essere specchio del suo vastissimo impegno artistico (prevalentemente cinematografico), del suo pensiero “filosofico”, delle sue inquietudini, delle sue riflessioni più intime, dei suoi rapporti anche familiari, dei suoi incontri coi maggiori artisti, registi, attori, pittori e letterati del suo tempo.