Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

I lavori cinematografici di Zavattini consultabili nella piattaforma xDams.

Si è svolta l’altro ieri, nella sala del Planisfero della Biblioteca Panizzi, la presentazione del primo volume dei Diari di Zavattini (a cura di Valentina Fortichiari e Gualtiero De Santi, uscito il 20 settembre scorso) e del volume zavattiniano sulla La Pace. Scritti di lotta contro la guerra, a cura di Valentina Fortichiari econ una postfazione di Gualtiero De Santi), ambedue editi da ‘La Nave di Teseo’. Sono intervenuti Alberto Ferraboschi, responsabile della Biblioteca Panizzi e curatore dell’Archivio Cesare Zavattini, la curatrice delle due opere Valentina Fortichiari. Nel suo primo intervento Ferraboschi ha annunciato che in occasione del 120° anniversario della nascita di Za, il vasto fondo dei lavori cinematografici zavattiniani, conservato presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, è ora consultabile utilizzando l’importante piattaforma regionale x-Dams. Il fondo cinematografico “pubblicato” il cui inventario analitico è stato pubblicato in Rete, si compone di soggetti, sceneggiature, trattamenti, scalette, ecc. di film realizzati e di altri rimasti allo stato di progetto, creati da Zavattini dagli Trenta agli Ottanta del Novecento. La nuova piattaforma, che consente una più omogenea descrizione delle varie unità archivistiche ed eventualmente delle singole unità documentarie, ha il pregio di consentire ad utenti, studiosi e fruitori una rapida individuazione dei materiali di loro interesse, fornendone anche una veloce descrizione e informazioni relative ai supporti, allo stato di conservazione e alla consistenza.
Nello specifico, xDams è una piattaforma di gestione documentale XML sviluppata interamente sul web, ideata per il trattamento e la gestione di archivi storici, che consente la pubblicazione e la comunicazione in rete del ricco patrimonio documentario custodito negli archivi pubblici o privati della Regione Emilia-Romagna.
L'inserimento e la descrizione dei materiali cinematografici zavattiniani ha impiegato per diverso tempo gli archivisti Carmelo Mario Lanzafame, Marzia Moreni, Carlo Podaliri e Nicola Raimondi.


Il Cartellone di “Miracolo a Milano” (1951).