Nel gennaio del 1979, esattamente 44 anni fa, Cesare Zavattini pubblicava per Bompiani tre volumi in cofanetto, fondamentali per comprendere la sua opera: Basta coi soggetti !, a cura di Roberta Mazzoni, che conteneva una scelta di soggetti cinematografici non realizzati e che dava l’idea, seppur parziale, della prolificità di questo straordinario autore; Diario cinematografico, a cura di Valentina Fortichiari, che raccoglieva le pagine scritte da Zavattini tra il 1940 e il 1976 pubblicate su riviste, in particolare «Bis», «Cinema nuovo» e «Rinascita», e nel libro Straparole (uscito nel 1967); infine ma non certo ultimo per importanza, Neorealismo ecc., a cura di Mino Argentieri, che raccoglieva «organicamente – come recita la quarta di copertina – “quanto di più importante Zavattini ha scritto a questo proposito. Articoli, interventi, interviste, saggi, apparsi su varie riviste a partire dagli anni Quaranta”. Si trattava di considerazioni e annotazioni problematiche che rappresentavano la prima fondamentale codificazione teorica su questa importantissima corrente del cinema italiano.