Si è aperta alla “Panizzi” una mostra sullo stretto rapporto intercorso tra l’artista luzzarese e la sua terra
Un ampio excursus sull’intimo, profondo e talvolta controverso rapporto umano, artistico e culturale che Zavattini ha intrattenuto nel corso della sua intera esistenza con Luzzara e la Bassa padana, è il filo conduttore di una mostra inaugurata il 27 febbraio 2016 nella Sala “Piano/Terra” della Biblioteca Panizzi (tit.: Cuore padano. Cesare Zavattini e la Bassa) a cura di Giorgio Boccolari, Alberto Ferraboschi e Roberta Ferri. La mostra, organizzata dall’Archivio Cesare Zavattini, da un lato si propone di compiere un’attenta, indagine sul rapporto che l’artista luzzarese intrattenne con la sua terra, la sua gente e, segnatamente, i suoi artisti (si veda, ad esempio, l’impegno a favore dell’arte naïve), dall’altro si prefigge di porre in risalto le copiose tracce di Luzzara e della Padanìa nella sua vasta e varia attività artistica.