Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

È morto Ferdinando Levi, nipote e curatore dei disegni di Scalarini.

È scomparso nei giorni scorsi a Milano Ferdinando Levi, nipote di Giuseppe Scalarini, il grande disegnatore e caricaturista del quotidiano del PSI “Avanti!” negli anni che precedettero il fascismo. Alla figura del nonno, Ferdinando ha dedicato gli anni della pensione, spesi nell’immane e certosino tentativo di ricomporre l’opera omnia con un viaggio che lo ha portato nei luoghi dove Giuseppe Scalarini ha vissuto, da Ustica, isola dove fu inviato al confino, a Berlino. Ferdinando ha così recuperato migliaia di disegni originali e copie tratte da archivi di giornali che non esistono più, articoli, certificati, lettere a Mussolini, foto, pensieri messi nero su bianco a Ustica. Con la collaborazione della Fondazione Anna Kuliscioff e con altri enti pubblici e privati, Levi ha curato la realizzazione di numerose mostre, cataloghi, libri. Negli anni Trenta, Scalarini, sorvegliato speciale del regime e troppo noto per passare inosservato nelle redazioni dei periodici, si rivolse a Cesare Zavattini, astro nascente del giornalismo e dell’editoria milanesi, per chiedergli aiuto. Ma attorno a Scalarini, col quale Zavattini simpatizzò immediatamente, il fascismo aveva steso una rete di contrasto che non era facile superare. Nel dopoguerra lo sceneggiatore di Luzzara non dimenticò Scalarini. Anzi negli anni ’70 annunciò ufficialmente che gli sarebbe piaciuto realizzare un film sulla sua vita travagliata. “A parlare di Scalarini, Zavattini si illumina, si “accende” scriveva Carlo Scaringi in un articolo sull’ “Avanti!” del 28 gennaio 1973 nel quale Za, settantenne, annunciava la sua disponibilità a realizzare un progetto di film su Scalarini che, immaginava, sarebbe stato di sicuro successo. Purtroppo nessun regista o produttore raccolse il suo invito.
 

Frammento stralciato da un articolo apparso sull’«Avanti!» (28/01/1973).