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“Saturno contro la terra” al Mufant di Torino.

Tra i grandi fumettisti italiani c’è anche Zavattini. La sua serie di storie a quadretti: “Saturno contro la terra” fu la prima a carattere apertamente fantascientifico. Un cenno su questo e tanto altro si trova in una mostra sui fumetti italiani di fantascienza inaugurata il 13 maggio a Torino al Mufant, il Museo del Fantastico.
Alieni tricolore – alle origini del fumetto italiano di fantascienza” è il titolo dell’esposizione che illustrerà i primi vent’anni di storia di questo particolare genere di fumetti, dalla seconda metà degli anni ’30 fino agli anni ’50. Storicamente sono due i punti nodali dai quali trasse origine la diffusione delle strisce a tema fantascientifico in Italia: l’arrivo degli eroi dello spazio statunitensi – Buck Rogers, Brick Bradford e soprattutto Flash Gordon – e il diffondersi, nel trentennio precedente, della letteratura popolare periodica di genere avventuroso e poliziesco, da “Nick Carter” a “Buffalo Bill”, da “Lord Lister” a “Petrosino”. Ne dà notizia Gabriele Farina sull’edizione piemontese del “Quotidiano Nazionale” dell’8 maggio 2023. La rassegna delle numerose pubblicazioni a fumetti che si sono succedute fino all’immediato dopoguerra vuole sottolinearne gli alti livelli qualitativi raggiunti grazie anche ad autori e disegnatori come Cesare Zavattini, Yambo, Federico Pedrocchi, i fratelli Cossio. Si tratta di storie spesso capaci di superare l’estemporaneità di qualche numero, per affermarsi con sistematicità anche oltre i confini nazionali. E’ il caso di “Saturno contro la Terra” uscita nel dicembre 1936 sul giornaletto disneyano “I Tre Porcellini” (e poi sul classico “Topolino”) che approdò anche in terra statunitense nel 1940. La mostra, a cura di Davide Monopoli e Silvia Casolari, con le grafiche di Alessandro Grabowski, rimarrà aperta fino al 30 luglio.