Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

È morto Paolo Prandi. Era il gestore della storica libreria amata da Zavattini.

La Libreria Antiquaria Prandi di Reggio Emilia ha perso uno dei suoi pilastri, Paolo, e ora sarà la quarta generazione dei Prandi a portare avanti quel tempio della cultura e della bellezza fondata dal capostipite Giacomo nel 1926. Lo scrive Francesca Chilloni in un articolo apparso il 29 ottobre sulla pagina di Reggio del “Resto del Carlino”. Il libraio si è spento ad 82 anni. La libreria Prandi ha avuto un artista e un cliente affezionato in Cesare Zavattini e una storia importante. Nel 1916 si era costituita in città una “Società per la diffusione della stampa socialista” che aveva aperto una libreria per la rivendita dei giornali e libri del movimento operaio, gestita dal giovane socialista Giacomo (Nino) Prandi. Dopo le violenze e le devastazioni fasciste Nino Prandi cambiò sede e con Arturo Nironi nel 1926, dopo l’ennesima incursione delle camicie nere, aprì una nuova libreria in via Crispi. Mentre Nironi si occupava della cancelleria, Giacomo seguiva i libri con il figlio Dino che, già nel 1937, pubblicò il primo Catalogo che presentava sia volumi contemporanei che antichità. La libreria non aveva perso però le sue caratteristiche socialiste originarie. Nel Ventennio fu un punto d’incontro per gli intellettuali (e non solo) antifascisti i quali, per sottrarsi alle spie dell’Ovra, la definivano “la farmacia”. Nel 1947 Dino fu tra i fondatori del Circolo Librai Antiquari Italiani (in seguito Alai) che comprendeva allora i venti più importanti dell’epoca. Nel dicembre del 1953 apparve il primo Catalogo con cento acqueforti italiane dell’Ottocento, come supplemento al catalogo libri n. 70: fu il primo di grafica, cui ne seguiranno annualmente altri fino al dicembre 1961 quando la pubblicazione avrà la forma attuale: un Catalogo annuale di grafica d’Arte affiancato da un altro dedicato per lo più a "libri illustrati da artisti moderni italiani e stranieri". Paolo crebbe in questo clima, diventando abile commerciante ma anche fine intenditore della materia, conoscendo artisti e critici d’arte, colleghi coltissimi e collezionisti: Zavattini, Sciascia, De Chirico, Mino Maccari, Michele Cascella, Aligi Sassu, Carlo Mattioli, Alberto Manfredi, Paul Delvaux …


Il progenitore della libreria antiquaria: Nino Prandi (al centro).