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Esce il volume L’eccezione alla regola

I saggi contenuti nel volume L’eccezione alla regola: modi di produzione alternativi del cinema italiano dal dopoguerra agli anni ottanta, uscito per Marsilio a cura di Christian Uva e Vito Zagarrio, analizzano quei modi di produzione del cinema italiano che si possono definire “fuori dal sistema”, in un periodo storico estremamente complesso ed estremamente ricco di fermenti culturali.
Si indagano il cooperativismo, che nasce già all’inizio degli anni cinquanta, il caso dei Programmi Sperimentali della RAI degli anni settanta, fino all’impiego del videotape per scopi politici e sociali. Tra i tanti esempi di modi di produzione fuori dagli schemi, si segnalano l’esperienza televisiva di Roberto Rossellini, i video di propaganda prodotti da associazioni e partiti, il cinema amatoriale, i film didattici e le produzioni animate.
Come si sottolinea nelle note editoriali: “Un mondo, insomma, in cui cambia l’idea stessa di “settima arte” e nel quale avviene una mutazione costruttiva di cui solo in parte il cinema italiano è riuscito a fare tesoro negli anni a venire”.
Inevitabile dunque citare i Cinegiornali liberi di Cesare Zavattini: pellicole d’informazione incentrate su questioni sociali e politiche di ampio interesse, prodotte in un lasso di tempo breve, tra il 1968 e il 1970, in un clima di grande vivacità culturale.
I Cinegiornali dovevano rappresentare la sperimentazione di un nuovo tipo di cinema, che si fa specchio della realtà, un cinema di tutti e per tutti, e nello stesso tempo una modalità informativa di rottura rispetto a quella “ufficale” del periodo.
Un’esperienza breve ma che, come spesso è successo per le sperimentazioni zavattiniane, ha lasciato una traccia indelebile. Non a caso nel 1979 nascerà, sotto l’egida dello stesso Zavattini, l’Archivio audiovisivo del Movimento Operaio e democratico, che vanta un ricchissimo patrimonio multimediale “per favorire la conoscenza storica, la costruzione, la comunicazione e la trasmissione della memoria collettiva del lavoro, del movimento operaio e della vita sociale”.

 


La copertina del volume L’eccezione alla regola