inaugurata a Bologna la mostra “Tutti De Sica”!
Dal 1°ottobre 2024 al 12 gennaio 2025 la Galleria Modernissimo di Bologna ospiterà Tutti De Sica. Regista & interprete. La mostra, prodotta dalla Cineteca di Bologna, vuole raccontare il Vittorio De Sica regista e attore, ma anche il cantante e l’uomo di spettacolo tout court. Attraverso manifesti originali, fotografie provenienti dagli archivi privati dell’artista, video, costumi e la corrispondenza con i grandi artisti dell’epoca, la mostra intende trasportarci nella vita dell’artista: dalla gavetta teatrale, all’affermazione sui palcoscenici italiani, passando per l’incontro con Chaplin, gli Oscar e la bicicletta più famosa della storia del cinema. L’intento è quello di approfondire quella che è stata una figura straordinaria e fuori dai canoni per la scena culturale italiana: arrivato al cinema preceduto dai successi nel varietà e dalla popolarità canora, è stato forse il nostro primo divo moderno, comparabile alle stelle del cinema internazionale. Il percorso prende avvio con la gavetta teatrale, il successo raggiunto con Mario Mattoli e la sua impresa di spettacoli Za Bum, la relazione con Pirandello, la popolarità delle incisioni discografiche; la doppia vita, negli anni Trenta, tra teatro e cinema dove De Sica rappresenta la novità, l’attor giovane che sa anche cantare in un cinema in cerca di nuovi divi e nuove voci. La successiva scelta di passare dietro la macchina da presa cercando una propria cifra personale lo porterà al fondamentale incontro con Cesare Zavattini, con il quale costituirà un sodalizio creativo che si rivelerà tra i più fertili della cinematografia italiana e che li porterà a realizzare capolavori per molti versi rivoluzionari come Sciuscià (1946), Ladri di biciclette (1948), Miracolo a Milano (1951), Umberto D. (1952). A rappresentare questa fase, in mostra saranno anche esposti molti documenti provenienti dall’Archivio Zavattini: dalla corrispondenza tra i due, ai soggetti, i trattamenti, le sceneggiature dei film concepiti insieme. In esposizione poi immagini uniche sul e fuori dal set, oggetti di culto, documenti personali: il baule dei ricordi dei figli Emi, Manuel e Christian De Sica, centinaia di fotografie provenienti dagli archivi privati dell’artista; documenti che raccontano anche il Vittorio De Sica privato, le sue due famiglie, l’amore per la prima moglie Giuditta Rissone e quello per la seconda, Maria Mercader.
Parallelamente alla mostra la cineteca propone una rassegna che proseguirà anche nei mesi successivi. Come si dice nella presentazione:
Si parte dai ruoli giovanili, “sui quali si forma il mito del divo italiano degli anni Trenta con il suo candore, la sua delicatezza, comunicate da una forza istintiva di simpatia che conquista irresistibilmente” (Mario Verdone), passando dal sodalizio con Camerini alle prime regie, dall’incontro fondamentale con il sodale Cesare Zavattini fino ad arrivare al capolavoro Sciuscià, il film che darà una nuova direzione alla carriera di De Sica. E alla storia del cinema mondiale, come dimostra l’amore per De Sica di tanti registi, tra i quali Alexander Payne, che presenterà Caccia alla volpe e sarà protagonista di un incontro sul regista.