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La RAI ricorda Zavattini nel giorno della sua morte

35 anni fa moriva Cesare Zavattini. La Rai lo ha omaggiato doppiamente, da una parte rendendo di nuovo disponibile su RaiPlay La veritaaaà, dall’altra riproponendo una puntata di Italiani con Paolo Mieli, su di lui incentrata.
Su Rai Storia domenica 13 ottobre è quindi stato possibile rivedere il documentario dove a ricostruire il profilo di artista dello scrittore, ma anche gli aspetti umani e sociali, sono il regista Virgilio Tosi, la storica del cinema Stefania Parigi, lo scrittore Guido Conti, la scrittrice e curatrice dell’opera zavattiniana Valentina Fortichiari, il professore Gualtiero De Santi. Il filmato è impreziosito dai tanti spezzoni con protagonista lo stesso Zavattini.
(https://www.raiplay.it/video/2019/10/Italiani-con-Paolo-Mieli-Cesare-Zavattini-ae0ec54c-7b71-4530-ab3c-76ef0408a5ef.html)
Dal 13 ottobre è anche di nuovo disponibile nelle Teche RAI La veritaaaà, l’ultima opera di Zavattini, della quale fu contemporaneamente sceneggiatore, regista e attore.
Presentato al Festival di Venezia e in seguito andato in onda nel gennaio 1982 sul secondo canale della Rai, il film ebbe una lunghissima e tormentata gestazione. In un primo momento avrebbe dovuto raccontare di uno speaker televisivo che, stanco di come la televisione edulcora la realtà, ruba un camion per girare la città e rivelare al mondo la verità vera. In seguito il protagonista diventò Antonio, malato mentale che fugge dal manicomio e, con lo stesso intento di svelare la verità, si impadronisce della TV inaugurando “il canale degli italiani”.
Il film si può definire un vero e proprio testamento spirituale di Zavattini, che, nelle ultime sequenze si presenta al pubblico come autore urlando «Poscritto! Poscritto!».
A tal proposito ebbe a dire:
È avvenuto in me qualcosa di sconvolgente. Mi sono sentito davanti il presente come un processo e poiché il dissenso in questi ultimi anni ha investito qualunque mezzo di espressione… L’ho gridato nel mio film mentre stava venendo avanti la parola fine. Mi son fatto avanti come un postscriptum per rompere la cinematograficità, per negare la stessa arte.”
https://www.teche.rai.it/2024/10/la-veritaaaa-di-cesare-zavattini/