Visioni dell’AntropoCine, l’ambiente al Festival del cinema di Roma
Alla Festa del cinema di Roma sono in programma eventi che vogliono dare risalto ai protagonisti del cinema green di oggi, ma anche sottolineare il ruolo dei grandi anticipatori del pensiero ecologico al cinema, come certamente fu Cesare Zavattini. “Visioni dell’Antropocine”, progetto proposto da Marino Midena e Federica D’Urso, prevede una programmazione di opere di autori italiani, a testimonianza di come siano sempre più attenti alle tematiche ambientali. Due giorni di film per mettere in evidenza l’incontro tra il cinema, l’ambiente e il sociale, proponendo i valori dello sviluppo sostenibile. L’opening del 23 ottobre prevede la proiezione del documentario “Appia Antica, storia di una tutela” di Milo Adami e la consegna del premio “Ambiente e Legalità”, promosso da Libera e Legambiente, al regista Matteo Garrone, la cui filmografia è stata giudicata meritevole in quanto permeata da un profondo senso di giustizia ambientale e sociale. A seguire la proiezione dei documentari “SeaPaCS – Participatory Citizen Science against Marine Pollution”, per la regia di Federico Fornaro e Giuseppe Lupinacci e “Until the End of the World” diretto dal regista e giornalista Francesco De Augustinis. La serata di giovedì 24, con la proiezione del documentario vincitore del CinemAmbiente 2024 “Un paese ci vuole. Zavattini, Luzzara e il Po” di Francesco Conversano e Nene Grignaffini, si apre con un omaggio a Cesare Zavattini, che con le sceneggiature di film come “Quattro passi tra le nuvole”, “Miracolo a Milano” e “Umberto D” è riuscito a inserire il seme di una sensibilità proto ambientale nel cinema neorealista.