Comune di Reggio Emilia Fondazione Palazzo Magnani

Decretati i tre progetti vincitori del Premio Zavattini

Lo scorso 25 gennaio, presso la sede della Fondazione AAMOD, la Giuria del Premio Zavattini, presieduta dal regista Roland Sejko e composta dal montatore Benni Atria, dalla regista Monica Maurer, dalla docente universitaria Ivelise Perniola e dalla ricercatrice d’archivio Alessia Petitto, ha deliberato i tre vincitori dell’edizione 2024/2025 e assegnato una Menzione Speciale.
I tre progetti vincitori sono:

Altrimenti inventa di Meriam Jarboua, “Per la sfida artistica e culturale che affronta l’assenza di rappresentazioni visive dei migranti nordafricani in Italia negli anni Ottanta e Novanta del Novecento, proponendo un originale e sperimentale lavoro di reinvenzione dell’archivio mancante, che parte dalla propria storia familiare e approda a una dimensione più collettiva, interrogandosi sui temi dell’identità e della memoria”.

Milano infetta. Gli anni del Virus di Tommaso Cohen, “Per la proposta di un racconto ben calibrato, che attraverso la microstoria dello spazio occupato Virus di Milano, base del nascente movimento punk italiano sgomberato nel 1984, esplora rabbia e desideri giovanili utilizzando poco noti materiali d’archivio, e nello stesso tempo allarga lo sguardo a una città che lasciandosi alle spalle Resistenza e lotte operaie sta diventando capitale degli affari e del glamour.”

Nido di vespe di Riccardo Calisti e Giovanni Mauriello, “Per l’ironia e la leggerezza con cui la coppia di autori intreccia la propria storia con quella del quartiere romano di Torpignattara, tra intimità e memoria collettiva, con un approccio meta-narrativo che stratifica diverse dimensioni di racconto intorno ai temi del nido.”

Noialtre di Michele Sammarco ha inoltre ricevuto la Menzione speciale: “Per l’intenzione di raccontare con una ricerca rigorosa, utilizzando un prezioso archivio sonoro raccolto dal regista in anni di lavoro sul campo, la condizione delle donne contadine del Nord Est italiano, con un approccio sostenuto da una personale sensibilità, che indaga come pratiche rituali e tradizionali credenze riferite al corpo femminile abbiano inciso sulle loro vite, dando voce a storie dimenticate in una dimensione corale.”

I filmmaker vincitori riceveranno il supporto necessario per la realizzazione dei rispettivi cortometraggi, avranno la possibilità di utilizzare gratuitamente il materiale filmico dell'AAMOD e degli archivi partner, otterranno a lavoro concluso il riconoscimento di 2.000 euro per ciascuno di essi. Il progetto destinatario della menzione speciale potrà utilizzare gratuitamente il materiale filmico dell'AAMOD e, con accordi specifici, anche attingere agli archivi partner del Premio Zavattini, che conferma la propria missione di promuovere nuove narrazioni cinematografiche attraverso l’uso creativo degli archivi.