È disponibile «La Porta del Cielo» in DVD
Esce in questi giorni il DVD de La porta del cielo, il film diretto da De Sica, con la sceneggiatura attribuibile soprattutto a Cesare Zavattini, girato durante l’occupazione di Roma con l’attivo sostegno del Vaticano. L’opera è stata recentemente oggetto di un restauro a cura del Centro di ricerca CAST di UniNettuno e digitalizzato dall'editore Mustang Entertainment con il coordinamento della Fondazione Memorie Audiovisive del Cattolicesimo. Il DVD dona una nuova vita a questo film che torna finalmente accessibile al grande pubblico, restituendogli visibilità.
Prodotto nel 1944 in piena occupazione nazifascista, La porta del cielo è stato realizzato, grazie al coraggio della troupe e del cast, in condizioni difficilissime tra bombardamenti, rastrellamenti e pericoli quotidiani. La trama racconta il viaggio di un gruppo di malati verso il santuario di Loreto alla ricerca di un miracolo: un’umanità dolente ma tenace, in cerca di salvezza e redenzione anche nel cuore della tragedia. La tematica viene necessariamente ad intrecciarsi con la vita vera dei suoi protagonisti e delle condizioni in cui fu girato.
L’uscita in dvd per la Mustang Entertainment è accompagnata da Argento puro, un documentario diretto da Matteo Ceccarelli e prodotto da Officina della Comunicazione, che ricostruisce la storia del film, il contesto della sua produzione e il percorso del restauro. Tra le testimonianze raccolte emergono quelle di Christian De Sica, dell’ideatore del progetto Dario Edoardo Viganò, Gianluca della Maggiore (presidente del CAST) e degli esperti della Cineteca Nazionale coinvolti nel recupero.
Secondo il racconto di Christian De Sica, la realizzazione del film contribuì a salvare suo padre dalle insistenze del regime di Salò, che lo voleva al servizio della propaganda, e nel contempo offrì una via di fuga a numerosi attori, tecnici e famiglie ebree coinvolte nella produzione.
Il set prescelto per le sequenze finali fu la Basilica di San Paolo Fuori le Mura, concessa eccezionalmente dal Vaticano con il sostegno dell’allora sostituto alla Segreteria di Stato Giovanni Battista Montini – il futuro Papa Paolo VI: un luogo contraddistinto - non solo simbolicamente -dalla extraterritorialità, che divenne così rifugio per coloro che cercavano scampo dalle persecuzioni. Un episodio che contribuisce ad aggiungere profondità ad un’opera intrisa di umanità.
A lungo considerato un film minore nella produzione di De Sica, La porta del cielo ora viene inteso dalla critica come anticipatore di molti tratti distintivi dello sguardo poetico e partecipe che caratterizzerà i capolavori realizzati da De Sica e Zavattini.
Una scena del film (Pubblico dominio)