Addio a Enzo Staiola, il piccolo Bruno in "Ladri di Biciclette"
Cinema in lutto per la scomparsa di Enzo Staiola. Di origini aquilane, da bambino venne scelto da Vittorio De Sica per interpretare il piccolo Bruno, figlio del protagonista, l'operaio Ricci, nel manifesto del neorealismo “Ladri di Biciclette”, il capolavoro sceneggiato da Cesare Zavattini con cui il regista conquistò l’Oscar nel 1950. Un ruolo che per intensità e spontaneità è entrato di diritto nella storia del cinema: un bambino che inconsapevolmente diventerà l'icona di un'Italia lacerata ma vitale, testimoniata da un cinema che ha conquistato il mondo.
Così a La Repubblica Staiola aveva ricordato il primo incontro con il regista: “Stavo tornando da scuola e a un certo momento mi accorgo di questa grande auto che mi seguiva a passo d’uomo. Poi scende questo signore coi capelli grigi, tutto vestito bene, e mi chiede: “Come ti chiami?”, e io zitto. E lui “Ma non parli?” “Non mi va di parlare”, rispondo. Mia madre mi diceva sempre di non dare confidenza se qualcuno ci fermava. Ancora: "Ma De Sica mi ha seguito fino a casa. I miei genitori l’hanno subito riconosciuto, era un attore famoso. Si è seduto a tavola in casa nostra e ha cercato di convincerli a farmi recitare nel suo nuovo film. Ma loro non volevano".
Staiola ha lavorato fino al 1954 come attore bambino in diverse produzioni cinematografiche, con alcuni tra i più famosi registi ed attori del tempo. Da adulto, si distinse in sporadici ruoli di supporto. Successivamente fu per lungo tempo impiegato del catasto di Roma.
Una scena del film Ladri di biciclette con Enzo Staiola.
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